Prima di iniziare a scrivere questo articolo, ho deciso di dare una sbirciata a ciò che propone il web sull’argomento. Si apre una carrellata di proposte dietetiche, dalle più recenti alle più datate, che richiamano l’attenzione soprattutto su due numeri: chili persi e durata della dieta.
Ma se proprio di risultati in termini matematici vogliamo parlare, allora consideriamo che, per perdere 1 kg di massa grassa a settimana, dobbiamo tagliare quotidianamente dalla nostra dieta all’incirca 650 kcal. Se volessimo far salire l’asticella anche solamente di mezzo chilo, dovremmo ridurre ancora le calorie sino ad arrivare a circa 1000 kcal in meno ogni giorno.
Una donna di età compresa fra 30 e 59 anni, mediamente attiva, con un dispendio energetico giornaliero di 2200 kcal, dovrebbe seguire una dieta da 1200 kcal. Figuriamoci quindi una donna della stessa età con abitudini sedentarie, in questo caso dovremmo scendere a 900 kcal giornaliere. Tutto ciò ha dell’impossibile!
I numeri diventano forse più ragionevoli se parliamo di uomini più o meno attivi, il cui fabbisogno giornaliero si aggira intorno alle 2800 kcal.
Dieta last minute: perché fa male?
Quando scegliamo di seguire una dieta che ci assicura risultati sorprendenti in poco tempo, consideriamo innanzi tutto che “perdere peso” e “dimagrire” non hanno lo stesso significato. Possiamo far calare l’ago della bilancia, ma, insieme al grasso, avremo ridotto la nostra massa muscolare, ossea e l’acqua corporea.
Un regime alimentare eccessivamente restrittivo infatti, non lo è solo in termini di calorie; si riducono drasticamente macro e micro nutrienti. Il nostro organismo si adatta a questa “carestia”, andando ad attingere alle proprie riserve:
- zuccheri dai depositi di glicogeno muscolare,
- grasso dal tessuto adiposo,
- proteine sempre dal muscolo.
Quali sono le conseguenze?
Si attiva una modalità di “risparmio energetico”, necessaria per garantire l’efficienza delle funzioni vitali, che induce:
- senso di spossatezza,
- affaticamento,
- difficoltà di concentrazione,
- calo del tono dell’umore;
sintomi ai quali altri se ne aggiungono con il protrarsi della dieta.
Ma l’effetto più deleterio è quello a lungo termine sul metabolismo basale: quest’ultimo infatti si ridurrà di pari passo con la massa magra.
Ammesso che si riesca a raggiungere l’obiettivo tanto desiderato, a spese di chissà quali rinunce, saremo diventati dunque i candidati perfetti per ingrassare nuovamente una volta conclusa la dieta.
Quali sono le diete Last Minute più dannose?
…è la Dieta Last Minute, qualunque sia il nome accattivante con cui si presenta!
Il significato della parola “dieta” come stile di vita contrasta con quello di un rimedio dell’ultimo minuto.
Molte di queste diete, propongono programmi dai tre ai cinque giorni con un apporto giornaliero di 1200-1300 kcal. Qualcuna dà un taglio drastico ai carboidrati, altre si affidano ad alimenti in grado di accelerare il metabolismo, all’effetto stimolante della luce solare, e così via; di queste dobbiamo sicuramente diffidare!
La maggior parte, comunque, forse perché rivolta ad un lettore che oramai oggi ha delle conoscenze di base in fatto di alimentazione, risulta nel complesso bilanciata nei nutrienti, riporta la raccomandazione di seguire un regime ipocalorico solo per i giorni previsti dal programma e consiglia sempre di associare una moderata attività fisica.
Allora perché no?
Si tratta di un apporto calorico al limite, o addirittura al di sotto, del metabolismo basale di molti; condizione che, come abbiamo visto, riduce la massa magra.
Molto spesso chi si affida a questi programmi è già in difetto di muscolatura, è una persona magari poco attiva, che ha già provato a seguire un regime ipocalorico ma ha ripreso poi tutti i chili persi (il famoso effetto yo-yo). Ogni volta, per assurdo, si allontana sempre più dal raggiungere un peso ragionevole.
I benefici di una dieta sana e bilanciata
Ma come fare per liberarsi dei chili di troppo?
Talvolta non si tratta neppure di chili, ma di quella sensazione di pesantezza e gonfiore che spesso segue un pranzo, una cena, un fine settimana fuori casa.
In questi casi sarà sufficiente riprendere la nostra alimentazione di sempre, riducendo di poco le porzioni, privilegiando liquidi e verdura.
Le proteine, derivanti dalla carne bianca, dal pesce, dai legumi, i carboidrati complessi e la frutta, i grassi dell’olio d’oliva e dei semi oleosi non dovranno mancare nel nostro piatto, per fornire tutti i nutrienti di cui l’organismo ha bisogno.
Ricordiamoci sempre di fare del movimento: l’esercizio fisico ci consentirà di dimagrire senza troppe rinunce, di conservare la massa muscolare metabolicamente attiva … tutto senza rinunciare al buonumore.
Se il percorso prevede tempi più lunghi, se il sovrappeso è di una certa entità, dobbiamo concedercelo questo tempo, senza cercare assurde scorciatoie. Ci sarà un’effettiva perdita di massa grassa, il nostro corpo avrà modo di abituarsi progressivamente al cambiamento e noi faremo nostro un nuovo stile di vita. Solo così otterremo risultati concreti e duraturi nel tempo.
La Ricetta Accogliente
Per incentivare ad un equilibrio tra gusto e stile di vita sano, consiglio una ricetta ad ogni articolo.
In questo articolo vi lascio il link alla ricetta dell’Hummus di Lenticchie Rosse realizzata in collaborazione con My Skitchen.
Autori
Francesca Buono
Biologa nutrizionista, si rivolge a chi vuole acquisire maggior consapevolezza per la propria alimentazione, strizzando l'occhio alla buona cucina. Ama cantare.