Le parole sono importanti: il dialogo interiore

I social network, a volte inaspettatamente, ci regalano degli interessanti spunti di riflessione.
Avete presente la leggenda Cherokee sulla lotta tra i due lupi che vivono dentro di noi?

 

Uno è la rabbia, paura, preoccupazione, invidia, rimpianto.
L’altro è pace, speranza, serenità, empatia, fiducia.

  • Quale lupo vincerà?
  • Quello a cui darai da mangiare

Ritengo che non ci possa essere miglior metafora per introdurre l’argomento del dialogo interiore.

Il modo in cui parliamo a noi stessi, le parole che utilizziamo, il tono con cui risuonano nelle nostre menti influenza le nostre azioni ed emozioni.

Vediamolo insieme, proviamo a dar voce ai due lupi.

Il contesto

È un banale martedì pomeriggio, la settimana è iniziata da poco eppure l’elenco dei compiti da portare a termine il prima possibile diventa velocemente più lungo.

Lupo 1
Rabbia, paura, preoccupazione, invidia, rimpianto

” Oddio, non ce la farò mai a fare tutto. Che angoscia. Ma perché agli altri riesce tutto? Che rabbia!! Come vorrei che almeno una volta potessero fare un passo falso…allora…oddio ma cosa vado a pesare…sono solo un buono a nulla, ecco cosa sono.”

Lupo 2

Pace, speranza, serenità, empatia, fiducia

“Effettivamente è proprio un bel mucchio di roba da fare! Ok ..(respira)…rimaniamo concentrati. Ci sono io con me, del resto sono il mio alleato più fedele! Vediamo un po’ come posso essermi d’aiuto…si, direi che posso iniziare con…”

Analisi

Sono molto diversi, vero?
Intuitivamente riusciamo ad immaginare quale dei due sia maggiormente presente nei vissuti di ansia e/o depressione?
Credo proprio di sì.

Ognuno di noi è spinto verso l’auto-miglioramento, è uno dei nostri motori principali.
Sappiamo anche che la vita non è una crescita costante verso l’alto ma porta con sé piccoli o grandi errori, fallimenti.
Nonostante tutto il nostro impegno. Nonostante tutta la nostra buona volontà.
Quanto ci può essere d’aiuto il Lupo 2 per rendere meno rovinosa la caduta, per empatizzare con noi stessi nel momento di difficoltà.

Del resto, cosa ci aiuta a rialzarci quando cadiamo?
Una mano tesa verso di noi.

Il miglior incentivo che possiamo dare a noi stessi è essere proprio quella mano.